Fare il DJ oggi

Dj Mario Fargetta

Passato e Presente

Fare il dj nel 2021 può essere un’esperienza appagante e divertente. Durante gli anni Novanta era diverso? Sì, anche se certe cose, alla fine, non cambiano. La scena attuale riflette pienamente il periodo che stiamo vivendo: caotico e affollato. Il nuovo scenario che si è venuto a creare dalla comparsa di internet in poi permette a molti di affacciarsi al mondo del djing con costi contenuti e potendo contare su una tecnologia che nel ‘95 potevi solo sognare. Questo è positivo, ma non mancano degli aspetti controversi.

La Musica e i Gusti

La musica è cambiata? E i gusti delle persone? Sono due cose collegate e di sicuro sono mutate nel tempo. La proposta musicale si è evoluta in questi anni e i gusti delle persone si sono adeguati al momento storico ma l’hanno anche influenzata, portando alla ribalta le hit più popolari. Non ha senso, dunque, il paragone tra la scena musicale attuale e quella degli anni Novanta: è cambiato tutto. Lo noti facendo il dj, ma anche l’attività di producer è in grado di fornirti un’ulteriore prospettiva in tal senso.

Le Esperienze del Passato

Le esperienze vissute in veste di dj in quel decennio rimangono preziose ed insostituibili, ma non devono essere un modo per rifiutare quello che di buono ha da offrire oggi questo settore. Agevolati da una tecnologia sempre nuova e in continuo cambiamento, lo scenario attuale permette di accedere a questo mondo più facilmente rispetto al passato. Le difficoltà non mancano, anche in un momento in cui ci sembra di vivere in uno stato di grazia tecnologico. Aver aperto il mercato a un bacino così ampio ha portato a un affollamento senza precedenti: la produzione di brani è aumentata in maniera esponenziale e anche l’attività del dj ha accolto tra le fila numerosi aspiranti. Questa evoluzione del mercato ha aumentato la competizione ma anche il desiderio di eccellere ed è questo a cui dovrebbero puntare i nuovi aspiranti Dj: sfruttare la concorrenza non come ostacolo ma come un’opportunità.

In Conclusione

Un dj esordiente oggi può contare su una tecnologia che semplifica molti processi. Questo era quasi impensabile in passato. La difficoltà sta nel farsi notare in un mare tanto vasto quanto variegato, sia per la tipologia di produzioni che per la modalità di fruizione delle stesse. Una differenza tra i due decenni è quindi la tecnologia. Cambiano i dischi, le persone che li ascoltano e quelli che li fanno girare, ma le motivazioni che spingono le persone ad accostarsi al mondo del djing rimangono immutate. La parte artistica e la pulsione creativa che portano una persona dietro la console credo siano sempre le medesime. L’originalità è fondamentale, ma anche la costanza e la forte passione sono parte del motore per il successo e non possono mancare mai.

Come creare una hit internazionale

Fargetta alla console

Esiste una formula per creare una hit?

Negli anni ho avuto il privilegio e l’onore di pubblicare molti brani divenuti poi successi, in grado di scalare le classifiche internazionali. Esiste quindi un “trick” che trasforma un semplice pezzo house nel brano che fa detonare tutta la sala?

Produrre un Brano

Sono in questo settore da tempo e ho imparato a conoscerne un po’ tutti gli aspetti. I produttori oggi possono iniziare a lavorare con un laptop, mentre io ho avuto la fortuna di confrontarmi anche con l’analogico: un altro mondo, letteralmente. Produrre un brano con la strumentazione in uso negli anni Novanta, ad esempio, era molto più complesso. Si trattava di far passare il suono attraverso dei cavi che univano drum machine a campionatori ed effetti. Infine, si dovevano gestire tutte le peculiarità di un nastro che avrebbe ospitato il master definitivo del brano. A partire dallo stesso si producevano le copie da commercializzare. Con queste difficoltà non erano in molti a cimentarsi nella produzione. Decidere di approfondire questo settore era una scelta impegnativa e l’investimento a livello emotivo era cospicuo come quello economico. Chi tra voi si occupa di produrre musica, sentendo queste parole, faticherà a riconoscere il mondo della produzione. Oggi è di fatto possibile realizzare un brano con un cellulare e forse qualcuno si è convinto che basta lo strumento a fare la hit, mentre la magia avviene altrove.

Un Mercato Difficile

So che è dura iniziare oggi. Il mercato è saturo e non solo. Le nuove modalità di distribuzione hanno dato a tutti la possibilità di immettere un brano nel mercato. Questo significa avere una quantità sconfinata di produzioni che affollano gli scaffali digitali: uno scenario sconfortante per chi si affaccia oggi al mondo dell’industria discografica. Capisco che nei giovani produttori esordienti sia forte il desiderio di piazzare il brano giusto per fare della loro passione un vero e proprio lavoro. 

L’idea giusta per un Brano

Quando ripenso ad alcuni successi del passato non riesco ad individuare una formula ripetuta meccanicamente. Di solito quello che mi torna in mente è un’idea, una sensazione. Prima di ogni altra cosa, prima della radio, prima delle sale affollate quello che conta è avere la giusta intuizione. Perché all’inizio sei solo tu con la tua idea.

Un Consiglio Pratico

Se dovessi però dare un consiglio concreto ad un giovane produttore intenzionato a fare una carriera in questo settore, gli direi di capire il più possibile il mercato in cui intende operare. In pochi anni i cambiamenti sono stati clamorosi. Parliamo di cose mai avvenute prima e che hanno riscritto le regole di un intero settore. L’industria discografica può essere crudele. Se da un lato in questo mondo regna la fantasia e la sensibilità artistica, dall’altro l’ambiente lavorativo può essere ora impenetrabile, ora spietato. Per questo studiare attentamente il proprio settore o inserirsi nella giusta nicchia può fare la differenza.

Capodanno Radio Deejay in diretta da Assago

Mario Fargetta su Deejay Time

Un Capodanno memorabile

Gli anni ‘90 hanno avuto un impatto notevole sul mondo della musica e dell’intrattenimento. Io ho avuto il privilegio di vivere quest’epoca in una delle radio più importanti di sempre: Radio Deejay. Gli eventi organizzati da noi in quegli anni furono tutti dei successi, ma di sicuro un posto speciale spetta alla notte del Capodanno del 1996. Nel pomeriggio del 31, infatti, una folla composta da migliaia di persone iniziò a riversarsi presso il Forum di Assago, alle porte di Milano. Quella sera una festa senza precedenti avrebbe incendiato la famosa location milanese, con tanto di diretta su Italia Uno. 

In Migliaia al Forum

Quell’anno le cose erano state fatte davvero in grande: l’impatto con la folla fu prorompente, il genere di evento che non ti dimentichi. Il pubblico era pervaso da un’eccitazione palpabile. Tutti volevano festeggiare e tutti volevano farlo con noi. Il Forum straripava di persone, mentre la presenza delle telecamere e la diretta contribuirono a dare la sensazione di partecipare a un evento irripetibile. L’idea di poter essere inquadrati in un contesto del genere era una ragione sufficiente per far salire ulteriormente l’entusiasmo di un pubblico raramente così coinvolto.

Un Incidente Inaspettato

Lo show si sarebbe dovuto aprire con una coreografia davvero speciale ad opera di un corpo di ballo. Io avevo preparato una sigla che, insieme all’esibizione, avrebbe dato il via alla più devastante festa dell’anno. Ogni evento da ricordare si porta dietro qualche amarezza e quella sera non fece eccezione. Erano i tempi del formato DAT, molto diffuso negli anni Novanta. Un tecnico avrebbe dovuto far partire proprio la sigla in DAT che avrebbe accompagnato l’esibizione del corpo di ballo e l’ingresso in scena del team di Radio Deejay. Il fato però rese le cose leggermente più complicate: il contenuto non venne riprodotto nella sua interezza. Dopo circa un minuto andò perso. Mi accorsi della cosa immediatamente, ma l’evento era iniziato, così come la trasmissione in diretta. Questa interruzione mandò a monte le tempistiche previste per l’inizio della serata, compromettendo in parte anche la trasmissione televisiva e la coreografia. L’imprevisto creò un po’ di confusione e per me, che avevo dedicato ore di lavoro a preparare il tutto, fu ancora più difficile da accettare. Tuttavia, a dispetto di questo evento, la festa si rivelò poi un successo.

I Dischi che Girarono quella Notte

La musica di quella sera fu caratterizzata da brani molto incalzanti e ritmati, che si assestavano sulle 140/ 150 battute al minuto, ideali per elettrizzare il pubblico. Io, come i miei colleghi di Radio Deejay, avevo scelto un disco che mi rappresentasse. Lo stesso venne fatto da Molella e da Prezioso, mentre Albertino si preoccupava di tenere calda la folla col microfono. La selezione musicale, piuttosto aggressiva e veloce, si rivelò la scelta più appropriata per la serata. Tra i brani proposti non mancarono i successi del Deejay Time di quell’anno. I nostri dischi erano di sicuro il piatto forte, ma ci furono anche le esibizioni dal vivo di alcuni tra gli artisti più importanti del momento. Inoltre, diversi personaggi dello spettacolo si unirono ai festeggiamenti: tutto questo rese la serata ancora più unica e memorabile.

In conclusione...

Sono certo che a distanza di anni i partecipanti si ricordino in maniera molto vivida l’incredibile atmosfera che permeava il Forum di Assago quella sera. Questo grande evento sarà rimasto nella memoria di molti, ma non significa che non si possa fare lo stesso ora. Il 31 dicembre arriva ogni anno e quello della festa, infine, è uno stato mentale.