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THIS IS ME

MARIO FARGETTA

MARIO FARGETTA

Nella vita ho sempre amato veder ballare le persone, l’entusiasmo quando la musica inizia: il coinvolgimento che le trascina durante tutto il tempo è il motivo per cui mi sono dedicato alla musica dance. Durante la mia carriera ho lavorato con grandi artisti e in molte radio, ma ciò che per me rimane importantissimo è il legame con il pubblico. È quello che spinge a dare sempre il massimo. 

Da piccolo avevo due amori: il calcio e la musica. Per un periodo giocai anche come calciatore semiprofessionista ma la musica prese il sopravvento divenendo non solo la mia passione ma anche il mio lavoro. Incominciai molto presto, infatti a 18 anni iniziai a lavorare come Dj prima per Radio Nord Milano 22 e successivamente per Radio Super Antenna di Monza.

Fino a quando, nell’ormai lontano 1987, Linus non mi convinse a collaborare insieme a lui con Radio Deejay. Non mi sarei mai aspettato che questo rapporto sarebbe durato per più di quarant’anni e avrebbe portato alla nascita di amicizie straordinarie.

In quel periodo ci divertimmo molto, soprattutto alla consolle del Deejay Time. Albertino ed Io, ma anche Molella e Prezioso, ci mettemmo in gioco per sperimentare e coinvolgere il nostro pubblico. Credo che la passione che ci mettevamo sia passata a quella generazione che sognava di fare questo lavoro.  Io stavo al campionatore, mentre Albertino rilanciava in conduzione e insieme creavamo un mix esplosivo che ha segnato lo stile radiofonico di quegli anni.  

Le prime canzoni di quel periodo furono già molto apprezzate dal pubblico. The Music is Movin, Music, Your love, This Time (Sexy Night), Cantare sognare e l’album You got it segnarono i miei primi anni come deejay, remixer e regista radiofonico.

Verso la fine degli anni ’90 partecipai insieme al mio amico Albertino ai programmi televisivi “Volevo Salutare” e “Italia Unz”, entrambi su Italia 1.

Nel 1998 l’evento più straordinario fu l’uscita del brano Feel It, lanciato dal gruppo The Tamperer feat. Maya di cui Alex Farolfi ed io eravamo co-produttori. Il pezzo, contenente un campionamento dei Jackson Five, infiammò il pubblico e in poco tempo divenne il singolo più venduto in Gran Bretagna.

In quegli anni, altri miei brani dance divennero molto popolari nei club e nelle discoteche, tra cui I will rise Again e Good Times, I’m Leaving You, The Beat Of Green (May Day – May Day), No Matter con la voce di Mario Biondi, Play This Song, People On The Beat e I Don’t Know Why.

Nel 2006 decisi di dare una svolta alla mia carriera professionale presentandomi non più come Mario Fargetta, ma come GET FAR, pseudonimo che, oltre a riprendere in parte il mio cognome, simboleggia i miei progetti e desideri: “Andare lontano”, far ballare le persone ovunque, in tutto mondo.

Posso dirlo: GET FAR mi ha portato fortuna perché in quell’anno realizzai Shining Star, un singolo in collaborazione con Sagi Rei, un cantante che stimo molto.

Mario Fargetta aka Get far

Il brano spopolò ovunque diventando una vera e propria hit. Nell’estate del 2007 rimase nella top 3 delle classifiche dei network radiofonici di Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay.

L’anno dopo pubblicai un secondo brano con Sagi Rei: All I Need, a cui ne seguirono moltissimi altri: The Radio, Free, The Champions of The World, Let’s Play, Fission, Out Of Control e If I Ever.

Nello stesso anno ricevetti il premio “Saint-Vincent” per l’innovazione e la creatività nel panorama radiofonico, che portarono al “Grolle d’Oro” come miglior dj della radio. Sono onorato di questi riconoscimenti così come del “Leone d’Oro alla carriera”.

Nel 2012 venni invitato al Festival di Sanremo da Loredana Bertè e Gigi D’Alessio per riarrangiare il loro brano in concorso, Respirare. Fu un episodio molto piacevole per me perché fui il primo deejay nella storia del Festival a portare la musica house sul palco dell’Ariston.

Oggi sono produttore e proprietario della casa discografica Get Over Records e la radio resta comunque nel mio cuore, infatti sono tutt’ora al fianco del mio amico Albertino nella rinnovata M2O per seguire la regia del programma del drive time pomeridiano Albertino Everyday, e per realizzare il serale Deejay Time in the Mix. La mia esperienza con m2o non mi impedisce di continuare a lavorare per la radio dove tutto è iniziato e che per me rappresenta un riferimento importante. Nel weekend, a più di 30 anni dalla prima volta, sono sempre saldo alla consolle di Radio Deejay e cerco di regalare ancora con il mio tocco inconfondibile al Deejay Time e alla Deejay Parade tante emozioni.

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